PERUGIA 1416, l’evento perugino dell’anno. Sabato 9 e domenica 10 giugno 2018, Perugia si calerà nell’anno 1416.
E’ al via la PRIMA EDIZIONE della rivisitazione storica della città in quel tempo che ha segnato il passaggio di Perugia dal Medioevo al Rinascimento.
L’evento è stato realizzato in collaborazione con Università degli Studi, Accademia di Belle Arti, Conservatorio di Musica, Archivio di Stato.
L’evento si articolerà su tre livelli: un primo livello storico-scientifico, un secondo livello museale-territoriale e un terzo livello più spettacolare poichè rievocativo.
Per l’occasione l‘HOTEL RISTORANTE LA ROSETTA **** ubicato nel cuore della manifestazione, in pieno centro storico, su Corso Vannucci, è il palcoscenico ideale per tutti coloro che desidereranno vivere in pieno l’evento.
L’Hotel propone un’ OFFERTA SPECIALE a prezzi vantaggiosi :
2 notti in camera doppia/matrimoniale in Bed & Breakfast EURO 155,00
2 notti in camera singola in Bed & Breakfast EURO 115,00
Soggiorno Bambini fino a 12 anni GRATUITO, in camera con i genitori
Parcheggio euro 11,00 al giorno (24h)
Possibilità di noleggiare, su richiesta e con almeno 3 giorni di anticipo rispetto all’arrivo, ABITO STORICO per partecipare attivamente alla manifestazione:
Il prezzo del noleggio varia a seconda del costume:
– nobili uomo/donna €70,00
– bambini/e nobili €50,00
– popolani uomo/donna €50,00
– bambini/e popolani €40,00
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PERUGIA 1416, la CITTA’ e i RIONI
Perugia 1416 si fonda sul coinvolgimento dei Cinque Rioni della città . Un rappresentante per Rione coordinerà le azioni e i partecipanti entro le mura e nel contado. Secondo l’uso del tempo, ogni incaricato sarà nominato: savio, alfiere, fancello, ecc.
Da tempo immemorabile, forse dall’Alto Medio Evo, se non già dall’antichità classica, Perugia è divisa in cinque rioni. All’inizio le cinque partizioni della città ebbero come simboli cinque animali: l’aquila Porta Sole, il leone Porta San Pietro, il cervo Porta Eburnea, l’orso Porta Santa Susanna e il cavallo Porta Sant’Angelo. Il ricorso ad animali archetipici conferma l’antichità della tradizione: così come gli sfondi sono di cinque colori fondamentali, in perfetta conformità con le regole universali dell’araldica.
In epoca imprecisata e per chiaro influsso del Cristianesimo, i vecchi simboli furono sostituiti da altri, rimasti in vigore fino ai nostri giorni. I rioni erano divisioni politiche e amministrative della Repubblica Perugina e comprendevano la città vecchia all’interno delle mura etrusche, quella nuova cinta dalle mura medievali, ma si spingevano anche nel contado fino ai confini dello Stato Perugino. Tale divisione ancestrale è tuttora percepibile visivamente per la presenza degli stemmi in vari punti del centro storico; è sentita dai cittadini, soprattutto anziani; è infine tuttora funzionale in alcune istituzioni d’antica data, come il Nobile Collegio della Mercanzia, i cui giurati sono registrati secondo il rione di residenza.
Nei secoli con alterne vicende in ogni rione si alternarono il governo della Repubblica e l’egemonia di una famiglia magnatizia: i Baglioni in Porta Eburnea; gli Arcipreti della Penna in Porta San Pietro; i Ranieri in Porta Sant’Angelo; gli Ermanni della Staffa in Porta Sole; i degli Oddi in Porta Santa Susanna.
Per approfondimenti visita http://www.perugia1416.com
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